Revista europea de historia de las ideas políticas y de las instituciones públicas
ISSN versión electrónica: 2174-0135
ISSN versión impresa: 2386-6926
Depósito Legal: MA 2135-2014
Presidente del C.R.: Antonio Ortega Carrillo de Albornoz
Director: Manuel J. Peláez
Editor: Juan Carlos Martínez Coll
Hermann Heller, Las ideas políticas contemporáneas, traduzione a carico di Manuel Martínez Pedroso, Granata, Edizioni Comares, 2005, pp. XXXVII+153.
Manuel J. Peláez
Miriam Seghiri
ABSTRACT: El jurista Hermann Heller (1891-1933) aparece como una figura clave dentro de la Teor�a del Estado y el Derecho Pol�tico durante un periodo convulso en la Europa de su �poca. Con la llegada del nazismo al poder Heller se exili� en Espa�a donde, todav�a relativamente joven, fallecer�a en Madrid, ciudad a la que vino bajo la protecci�n del entonces Ministro de Instrucci�n P�blica y Bellas Artes el socialista humanista Fernando de los R�os Urruti (1879-1949), quien, tras su cese en la cartera de Educaci�n, el 12 de junio de 1933 pasar�a a ocupar la de Estado hasta el 12 de septiembre de 1933. Heller fue catedr�tico en las Universidades de Kiel, Leipzig y Berl�n. Pertenec�a al Partido Sociadem�crata alem�n. La influencia de Heller en Espa�a ha sido considerable. Enrique G�mez Arboleya (1910-1959) le dedic� su tesis doctoral titulada Rasgos fundamentales del pensamiento de Hermann Heller, que fue defendida en la Universidad de Madrid en 1935. Dos a�os antes Nicol�s P�rez Serrano (1890-1961) hab�a traducido un libro de Heller de Ciencia pol�tica. En 1955, 1965, 1985, 1996 aparecieron otras traducciones y ediciones de Heller en lengua castellana hasta que Jos� Luis Monereo P�rez comenz� a reeditar varios de sus libros que ya estaban vertidos al castellano en 2005 y 2006 y public� luego un estudio m�s amplio sobre el autor. Heller tambi�n dedic� un libro al fascismo, publicado en 1929. Lo que no tuvo apenas tiempo Heller fue de rubricar p�ginas definitivas de condena del Nacionalsocialismo. En cualquier caso hay una obra capital sobre el pensamiento de Heller, con diversas colaboraciones, que lleva por t�tulo �Der Soziale Rechtsstaat Gedachtnisschrift f�r Hermann Heller 1891-1933�, Baden-Baden, 1984, 759 pp. La cr�tica al modelo de Estado fascista la vislumbraba Heller en el control por parte el Estado del sistema corporativo sindical, la carencia de valores y el que fascismo y catolicismo no puedan tener conciliaci�n alguna.
PALABRAS CLAVE: Hermann Heller, Jos� Luis Monereo P�rez, Manuel Mart�nez Pedroso, Enrique G�mez Arboleya, Fernando de los R�os Urruti, Nicol�s P�rez Serrano, Miguel �ngel del Arco.
Questo libro costituisce una nuova e lodevole iniziativa portata avanti da Jos� Luis Monereo P�rez e dal celebre editore spagnolo di Granata, Miguel �ngel del Arco, promotore di una nota collana di classici del pensiero politico e giuridico. Questa volta il Del Arco � stato bravissimo. La traduzione dal tedesco allo spagnolo della prima edizione del libro di Heller, allegata a questo volume senza modifica, � stata a cura di colui che � stato Ordinario di diritto pubblico spagnolo e comparato presso l�Universit� di Siviglia, Manuel Mart�nez Pedroso, che d�abitudine prescindeva dal suo primo cognome ed era conosciuto come il professore Pedroso. Era spagnolo, ma nato a La Habana il 3 febbraio 1883 prima dell�indipendenza dell�isola di Cuba, ha studiato a Berlino ed a Madrid e si � iscritto alla massoneria ed al Partito Socialista spagnolo (PSOE), e ricopre la carica di deputato nella Seconda Repubblica. Nel 1939, dopo un breve soggiorno a Varsavia, � andato in esilio in Messico dove ha svolto attivit� d�insegnamento presso la Facolt� di Giurisprudenza dell�Universit� Nazionale Autonoma di Messico. Pedroso ha acquistato grande popolarit� per le sue traduzioni dei classici del pensiero politico e della sociologia, e per avventurarsi a mettere in spagnolo Il Capitale di Carlo Marx, versione fatta direttamente dal tedesco e che � stata oggetto di numerose critiche. Invece, con la traduzione di Heller, ci azzardiamo ad affermare che, dato che si tratta di una materia pi� conosciuta dal Pedroso, � stata pi� azzeccata.
Il libro � introdotto da una documentata prefazione scritta da Monereo con l�argomento Hermann Heller e la costituzione politica della societ�. In una trentina di pagine Monereo presenta la figura ed il pensiero di Heller (1891-1933), � nato in Austria, � stato membro della SPD e ordinario a Kiel, Lipsia e Berlino e, esiliato in Spagna, � morto a Madrid il 5 novembre 1933 a causa di un colpo di cuore. Si trovava a Madrid invitato dal Ministro della Pubblica Istruzione Fernando de los R�os Urruti (1879-1949) per svolgere insegnamenti come professore straordinario presso l�Universit� di Madrid. L�influenza di Heller durante il suo breve soggiorno a Spagna � stata grande su Enrique G�mez Arboleya (1910-1959), Francisco Javier Conde Garc�a (1908-1974), Antonio de Luna Garc�a (1901-1967), Salvador de Lissarrague Novoa (1910-1967) e Nicol�s P�rez Serrano (1890-1967). Una delle costanti del pensiero di Heller � la sua opposizione al positivismo giuridico di Hans Kelsen e la sua difesa di una concezione dello Stato con delle premesse sociologiche che considerano lo Stato alla pari del giovane Marx come �la societ� in azione�.
Tuttavia Heller si allontana dalla nozione di sovranit� di Carl Schmitt. Heller appoggiava la Repubblica di Weimar, ma nel 1933 questo modello aveva fallito e lui � stato espulso dall�Universit� per difenderlo come conseguenza della legge per la Riforma dell'Amministrazione Pubblica del 7 aprile 1933.
Il libro � un percorso corto, ma allo stesso tempo denso, attraverso il pensiero politico da Nicola Cusano, Herbert de Cherbury, Copernico, Thomasius, Bonald, De Maistre, Stahl, Fichte, Welcker, Rotteck e Hardenberg alle idee liberali del XIX secolo in Francia e in Germania, passando per i nazionalismi e concludendo con le idee politiche della Democrazia sociale nel suo confronto con la Democrazia liberale che ha raggiunto soltanto �secondo Heller� la parit� giuridica formale.
Heller conclude con una breve esposizione della concezione marxista dello Stato. Heller denuncia le indegne condizioni del lavoro in Austria, Germania ed Inghilterra alla fine XIX secolo e primi tre lustri del Novecento. L�orario di lavoro in Inghilterra era fino a 18 ore per i minorenni. In Slesia, �il matrimonio, l�educazione, il pudore e la moralit� sono stati distrutti dalla promiscuit� di lavoro di donne, bambini e uomini consentito nel sottosuolo delle mine e dove dovevano lavorare le donne a causa de la loro situazione economica� (p. 137). Le famiglie a Vienna ed a Berlino abitavano ammassati in una sola stanza. Cos� si pu� spiegare che Hermann Heller abbia appreso la seguente notizia da un giornale: �Lipsia, 11 giugno 1900. Il comunicato d�oggi della polizia mostra un aspetto della grande citt�: un operaio � entrato come riaffittato nella famiglia d�un altro, � diventato l�amante della moglie e, inoltre, ha abusato di una bambina di 12 anni, la figlia del matrimonio. Nel scoprirsi questo fatto, la madre della ragazza, insieme al suo amante, si sono gettati nel Saale, a Weichau, presso Grossheringen. I due corpi sono stati trovati legati insieme nel fiume� (p. 137-138).
Per Heller, tuttavia, queste masse avevano una speranza nella fraternit� socialista. La lotta parlamentare non bastava. Era necessario costruire una democrazia sociale e portare a termine una rivoluzione anticapitalista per via delle nazionalizzazioni oppure delle municipalizzazione degli strumenti di produzione. Ma per Heller il marxismo non era il paradigma. E nemmeno vedeva la soluzione nel fascismo: �il mito della nazione non basta per legittimare la dittatura personale di Mussolini, giacch� anche se � ben provato che l�idea nazionale � pi� efficace, di fronte allo straniero, che l�idea universale d�uguaglianza, non serve nell�interno, come criterio antidemocratico, per ordinare le forze politiche, nemmeno come massima determinante per l�attivit� legislativa, giurisdizionale e legislativa... Le idee corporative che difendono i fascisti tedeschi o italiani sono o idee democratiche o idee confuse e utopiche... L�idea fascista dello Stato corporativo invoca, come elemento importantissimo, motivi di carattere nazionale, e i fascisti tedeschi aggiungono che appartengono ad una razza determinata. � molto difficile mettere in ordine questi fattori� (p. 68-69). In questo senso, Heller segnala che la crisi del sistema parlamentare non � altra che la propria crisi dei mezzi razionalisti della democrazia (p. 69). La democrazia si basa sul fatto che l�essere umano � una creatura razionale e che � diverso dalle bestie nella sua capacit� di sottomettere i suoi istinti e passioni alla riflessione, che non postula la difesa della forza brutta di tipo fisico e che non cerca la panacea politica nell�alleanza fra il Trono e l�Altare.
Il panorama finale che presenta Heller era quello di un�Europa stanca e di un invecchiamento delle idee politiche che non sono in grado di superare le crisi sociali ed economiche che sono accadute nei diversi Stati del vecchio continente. In qualsiasi modo Heller ha voluto realizzare una chiara distinzione fra idee politiche e ideologie politiche dei partiti politici. Da un�altra parte, Heller ha promulgato, come diceva il Monereo, un diritto naturale laico di contenuto variabile influenzato dalla Storia e dai cambiamenti sociali.
Ci congratuliamo per la pubblicazione di quest'opera dalla casa editrice Comares dove sono state pubblicate anche libri di Bertrand de Jouvenel, Georges Ripert, Joaqu�n Costa Mart�nez, Georges Gurvitch, Roscoe Pound, Rudolf von Ihering, Hans Kelsen, Max Weber, Piero Calamandrei, L�on Duguit, Georges Gurvitch, Harold J. Laski, Otto Kirchheimer, Giovanni Tarello, Georg Simmel, Carl Schmitt, Guido de Ruggiero e Gumersindo de Azc�rate. Il nostro augurio � che si continui con questa linea. [Recibido el 7 de febrero de 2011].
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