Revista crítica de Derecho Canónico Pluriconfesional / Rivista critica di diritto canonico molticonfessionale
ISSN 2341-3956 versión electrónica
ISSN 2387-1873 versión impresa
Depósito Legal: MA 2137-2014
Ad Sodales Pontificii Comitatus Scientiarum Historicarum
Franciscus Romanus Pontifex
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Franciscus Romanus Pontifex (2015): «Ad Sodales Pontificii Comitatus Scientiarum Historicarum», en Kritische Zeitschrift für überkonfessionelles Kirchenrecht, n. 2 (febrero de 2015).
Resumen: Discurso del papa Francisco a los miembros del Pontificio Comité de Ciencias Históricas, con ocasión de la celebración de los diez sexenios de su constitución. Pone de relieve el pontífice reinante el interés de Juan XXIII por los estudios históricos, a la vez que anima a los estudiosos a la profesionalidad en sus investigaciones en los que esté presente por un lado el amor a la verdad histórica, lo que como de todos es sabido llevó a cabo a León XIII a que aconsejara a Ludwig von Pastor (1854-1928) que en su historia de los papas no tuviera inconveniente en reflejar páginas poco claras relacionadas con el pasado de la institución. También resalta el Pontífice que no quede al margen de las investigaciones y estudios que se lleven a cabo la relación entre la Iglesia y el mundo contemporáneo. Al celebrarse en 2014 el centenario del inicio de la primera guerra mundial, se resalta la importancia que muchos católicos tuvieron que ver con iniciativas diplomáticas notables y a la atención de huérfanos, viudas y prófugos como consecuencia del largo conflicto. El Tratado de Versalles de 1919 dejó abiertas muchas heridas a Alemania, aunque conllevó la desaparición de los tres imperios (alemán, austro-húngaro y otomano). El pago económico exigido a Alemania, como consecuencia de la derrota, fue excesivo y tardaron bastante tiempo en extinguirse las denominadas deudas de guerra, en las que mucho tuvo que ver Georges Clemenceau (1841-1929). El texto puede leerse en Acta Apostolicae Sedis, vol. CVI, nº 5 (2 de mayo de 2014), pp. 378-379. [Por la redacción de la revista Manuel J. Peláez].
Palabras clave: Comité de Ciencias Históricas, Historiografía, Historia de la Iglesia Católica, Derecho canónico, Historia de las instituciones eclesiásticas.
Cari fratelli e sorelle,
vi incontro al termine della vostra Assemblea Plenaria nella quale, come ha ricordato il Presidente, commemorate il 60º anniversario dell’istituzione del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, da parte del Venerabile Pio XII. Ringrazio per i sentimenti espressi a nome vostro dal padre Ardura, e sopratutto sono grato per l’impegno con cui mettete al servizio della Chiesa e della Santa Sede le vostre competenze e la vostra professionalità.
Rimane sempre valida la celebre affermazione di Cicerone nel De Oratore, parzialmente ripresa dal beato Giovanni XXIII, così appassionato di studi storici, nel discorso di apertura del Concilio Vaticano II: «Historia vero testis temporum, lux veritatis, vitae memoriae, magistra vitae». Lo studio della storia rappresenta infatti una delle vie per la ricerca appasionata della verità, che da sempre pervade l’animo dell’uomo.
Nei vostri studi e nel vostro insegnamento, voi vi trovate a confronto in particolare con le vicende della Chiesa che cammina nel tempo, con la sua storia gloriosa di evangelizzazione, di speranza, di lotta quotidiana, di vita consumata nel servizio, di costanza nel lavoro faticoso (Cfr. Esort. ap. Evangelii gaudium, 96), come pure di infedeltà, di rinnegamenti, di peccati. Le vostre ricerche, segnate insieme da autentica passione ecclesiale e da amore sincero per la verità, possono essere di grande aiuto a coloro che hanno il compito di dicernere ciò che lo Spirito Santo vuole dire alla Chiesa di oggi.
Il Comitato di Scienze Storiche è inserito ormai da lungo tempo nel dialogo e nella cooperazione con istituzioni culturali e centri accademici di numerosi nazioni, accolto con rispetto nelle compagine mondiale degli studi storici. Nell’incontro e nella collaborazione con ricercatori di ogni cultura e religione, voi potete offrire un contributo specifico al dialogo tra la Chiesa e il mondo contemporaneo.
Tra le iniziative che avete in programma, penso in particolare al convegno internazionale nella ricorrenza del centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. In esso passerete in rassegna le più acquisizioni della ricerca, con speciale attenzione per le iniziative diplomatiche della Santa Sede durante quel tragico conflito e al contributo dato dai cattolici e dagli altri cristiani al soccorso dei feriti, dei profughi, degli orfani e delle vedove, alla ricerca dei dispersi, come anche alla ricostruzione di un mondo lacerato da quella che Benedetto XV definiì «inutile strage» (Lettera ai Capi dei popoli belligeranti, 1º agosto 1917). E risuona ancora oggi, quanto ma attuale, l’accorato appello di Pio XII: «Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra» (Radiomessaggio, 24 agosto 1939).
Cari amici, vi auguro un sempre proficuo cammino di studi, e vi incoraggio a continuare con entusiasmo nella ricerca e nel servizio della verità. Vi benedico di cuore e vi domando un ricordo nella preghiera. Grazie! [Publicado el 20 de febrero de 2015].
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